15 febbraio 2011

Vacanze al lago (quinta parte)...


ha vomitato anche “l’anima”. Siamo rimasti fermi per circa mezz’ora per vedere se si riprendeva, ma era pretendere troppo, così dopo una lunga discussione siamo riusciti a convincere Caty a riprendere il viaggio anche perché  Stefano non ha la patente. Molto probabilmente era stato l’incidente di qualche ora prima che l’aveva disturbato e agitato. Solo che quando stavamo per ripartire anche Fede si è sentita male, forse condizionata da Giorgio, che lo aveva visto star male…

Il cagnolino, che nel frattempo avevano chiamato caffèlatte” dormiva tranquillo e sereno, neanche si immaginava il caos che aveva combinato, involontariamente, questo è chiaro.
Le nostre due ore di viaggio per arrivare alla meta erano ormai raddoppiate! Più avanti a pochi chilometri c’era un’ autogrill, abbiamo fatto una sosta, non era più vivibile quella situazione, dovevamo riprenderci.
Intanto Giorgio che si stava riprendendo chiedeva di poter cambiare autista, Caty per quanta buona volontà ci mettesse era troppo apprensiva e teneva una velocità troppo bassa, così hanno fatto cambio, Stefano è andato con Marco e Paolo è passato alla guida dell’auto di Giorgio, così Caty è più rilassata, Stefano più sereno e intanto ha il tempo per  riprendersi e noi andiamo più veloci e sicuri.
Tra una cosa e l’ altra abbiamo passato un’oretta all’ autogrill, ma per lo meno ci siamo ripresi, rilassati e divertiti.
La solita fila ai bagni, e poi caffè o altre bevande per i più agitati… Nel parcheggio, sotto a degli alberi abbiamo improvvisato un gioco, di qui giochino stupidi che si fanno anche ai “campo scuola”; tutti in cerchio, la canzone che tutti o chi la sa cantano nel mentre si fanno i gesti in conseguenza delle parole! Paolo e Sabrina non hanno voluto partecipare, -è da bambini- hanno commentato.
Il bello era la gente che ci passava davanti e ci guardava divertita!
Mentre continuavamo con i nostri “giochi” è passato una famiglia con due bambini ed una bellissima bambina, erano affascinati dal nostro “gioco” così ho pensato di invitarli a giocare con noi, così li ho chiamati e loro prima si sono presentati (si vede che i genitori li hanno abituati così), i bimbi era gemelli, Marco e Andrea, la bimba Ottavia.
Erano talmente dolci che mi sono sentita in dovere di presentarmi, così uno alla volta ci siamo presentati e dopo le presentazioni, si sono uniti al nostro cerchio insieme ai loro genitori, che tutto sommato era abbastanza giovani.
Si vede che erano stati alla scuola materna, difatti, dopo aver finito il nostro repertorio, ci hanno insegnato altri giochi simili, ma più all’avanguardia!
Dopo una ventina di minuti i genitori hanno richiamato all’ordine i bambini che con molta tristezza, non solo loro, hanno dovuto lasciarci.
Nell’andare via Ottavia; una stupenda bimba, con due grandi occhi neri, rossa di capelli, due piccoli codini legati con un fiocchetto verde, le gote rosse come due mele, un sorriso che illuminava tutto il suo visino, e il vestito era un simpatico pagliaccetto azzurro.
Aveva circa quattro o cinque anni, mi è venuta vicina chiedendomi di abbassarmi, si è buttata con le braccia al mio collo e mi ha dato un bacio sulla guancia, sono rimasta di stucco, l’ ho  abbracciata e stretta, gli ho restituita il bacio, lei mi ha guardata con un’espressione felice. L’ ho guardata allontanarsi con la mano nella mano della mamma, mentre con l’altra mi salutava, mi era venuta un’immensa malinconia.
Ero stata rapita da Ottavia, una bambina così dolce, non sono riuscita a toglierle lo sguardo finché, salendo si di una RITMO metallizzata grigio, non l’ ho più vista.
A quel punto anche noi uno ad uno siamo saliti sulle auto e  siamo ripartiti, per il resto del viaggio ho sempre pensato a qui momenti passati con quella famiglia e soprattutto con Ottavia, mi era rimasta nel cuore, era come se avessi visto un’ angelo!
Sono rimasta in silenzio fino a quando sono stata svegliata da Valentina che ha proferito: «Siamo arrivati, finalmente! ».Sono ormai le due, ma non importa, l’importante è che siamo arrivati!

continua...  alla prossima puntata!!

Scritto da: Marzia


3 commenti:

  1. Marzia io se fossi in te lo pubblicherei questo romanzo!!!!
    Baciotti
    Denny*

    RispondiElimina
  2. ...un viaggetto "liscio come l'olio", eh ?!?!?
    Ora voglio proprio vedere come prosegue...
    ...e tra l'altro, non so come, sei riuscita ad "immalinconire" anche me, con la partenza della piccola Ottavia...

    Un bacione grande!

    Maddy

    RispondiElimina
  3. Ciao Marzia, che bel viaggetto, a parte le disavventure, la lettura e' molto scorrevole, le descrizioni molto particolareggiate, quindi leggendo si ha la visione cinematografica di quanto stai narrando, brava, complimenti, apettiamo il prossimo, buon pomeriggio rosa baci

    RispondiElimina

L'arte non imita, interpreta.
Carlo Dossi