Fra il calore di un sogno
e il freddo di un’illusione
tra fantasia e realtà,
tra gioie e dolori
si dissolve un anno e se ne compone un altro.
Tra promesso fatte e poche mantenute
note stonate di dolore e melodie d’amore
hanno composto la sinfonia di un anno appena passato.
Fra stenti e abbondanza,
fra ricchezza e povertà
fra note di pace e rumore di guerra,
tutto si è svolto, e a volte si è capovolto.
Chi senza lavoro cerca di sopravvivere
tra terremoti e alluvioni
c’è chi si è rialzato,
chi ha raccolto brandelli
chi ha avuto tutto e chi è rimasto con niente.
Così come sempre tra l’indifferenza
di molta gente,
dei politici, del potere
di chi avrebbe potuto fare
e non ha fatto niente
tra angoscia e speranza si è scritto il 2011
si è concluso per molti disperatamente.
A questi “violentati” dal dolore
e a chi combatte il “suo tempo”
per sorridere ancora,
a questi guerrieri addolorati
in cerca di pace e di un sorriso,
auguro di rialzarsi vincitori
contro il tempo,
il dolore e l’avversità
e che il potere venga usato finalmente per la Pace,
che tutti possano vestirsi con un pò di felicità.
Questo è il mio augurio per il Nuovo Anno.
(componimento non di mia penna)